| | | OFFLINE | Post: 1.150 | Città: BORGOMANERO | Età: 61 | Sesso: Maschile | |
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13/03/2010 12:08 | |
Quanti anni sono passati.................
Iniziai negli anni 80 ad avvicinarmi alla cinofilia, da sempre cacciatore, mio padre allora aveva fatto nascere un campo addestramento a pochi km da casa mia, io sin da piccolo lo seguivo nei suoi allenamenti, in primavera molte erano le gare in quel campo, io sognavo un giorno di essere anche io protagonista.
Diotto anni e prima il porto d'armi e poi la patente, iniziai a seguire qualche prova e qualche esposizione.
Mi ricordo il mio primo cane importante, un setter inglese di nome Zac dei grandi, oltre ad essere un cane da esposizione era un ottimo cane da caccia, forse a caccia uno dei migliori da me posseduti, la selvaggina la inventava veramente.
Continuai con i setter allevando qualche cucciolata, cosi facendo entrai nel mondo cinofilo in punta di piedi conoscendo cinofili famosi, a pochi km da me c'è un cinofilo spinonista d.o.c Franco Fusi allevatore con ottimi successi tuttora di spinoni Italiani con l'affisso di Morghengo.
Con lui e il suo addestratore Villa Egidio la domenica la passavamo praticamente quasi sempre insieme, o a correre dietro hai cani o a qualche esposizione.
Fusi da appassionato di continentali Italiani era amico di un certo Merigo Vittorio famosissimo allevatore di bracchi Italiani con l'affisso di cascina Merigo.
Era una domenica di brutto tempo, non c'erano esposizioni con i cani non si poteva uscire, decidemmo di andare a trovare il Merigo, abitava in una cascina in quel di Carisio in provincia di vercelli.
Un sacco di bracchi, Merigo ci fece vedere i suoi campioni e poi i giovani, in un box quasi isolato con del fango c'era questo cucciolotto di bracco bianco arancio, chiesi a Merigo il motivo perchè era la tutto solo, Merigo mi rispose, è un deficente picchia tutti gli altri cuccioli, poi non è un cane che mi interessa, mi avvicinai al box, il cucciolotto con occhi tristi scodinzolava gioioso, credete non era mia intenzione prendere un bracco, ma quel cucciolo, quello sguardo, mi colpi.
Salimmo in casa continuando con i discorsi di prove esposizioni ecc, il mio pensiero era rivolto a quel cucciolo, forse mi faceva pena, non so cosa mi ruzzolo per la testa, a un certo punto io inglesista convinto faccio una domanda a Merigo.
Scusa Vittorio quanto vuoi di quel cucciolo isolato?
Tutti si misero a ridere, ricordo Fusi in dialetto mi disse, ma Umberto cun tut sti bei brac propri cul li ta pias? (con tutti questi bei bracchi propio quello ti piace?) Merigo che voleva liberarsene mi disse, guarda perchè sei tu dammi le spese del certificato e delle vacinazioni e prendilo su.
Avevo in tasca 200 mila lire, le dissi bastano questi, merigo con un sorriso rispose di si.
Tornando a casa fu una risata unica, per l'acquisto di quel cucciolo che secondo tutti oltre ad essere il brutto anatroccolo sicuramente non sarebbe diventato un bravo cane, visto che era stato scartato da un bravo allevatore.
Il cane si chiamava Sirio, a casa lo misi nel box con un mio setter, passavano i mesi e Sirio cresceva, il carattere era un pò scontroso, ma grande carattere, non lo avevo mai mosso, sinceramente la drenalina me la davano gli inglesi e pensavo, esco con lui mi viene il latte alle ginocchia.
Un pomeriggio decisi di muoverlo, lo sganciai con il suo compagno di box, all'inizio come tutti i cuccioloni che non conoscevano la campagna, era spaesato, a dire il vero non mi fece bella impressione, ma verso la fine del turno una cosa mi colpi, Sirio ad un certo punto a una ventina di metri da una siepe alza la testa il collo come una giraffa e in filata va verso la siepe, parte un merlo e lui dietro come un pazzo.
Le sue uscite divennero sempre piu frequenti, lui migliorava giorno per giorno, teneva testa agli inglesi sia come presa di terreno che come galoppo, decisi di farlo vedere a Fusi e Villa, rimasero scioccati da come andava, mi dissero, Umberto sei riuscito a trasformare un Bracco Italiano in un inglese....
Lo stesso giorno mi prestarono una loro braga e vestimmo Sirio, appena sganciato si mise comunque a galoppare, ma con dei momenti di trotto che sia Fusi che Villa rimasero impressionati da quello stile.
Continuai mesi tutti giorni le mettevo la braga, ma appena gliela toglievo lui ale galoppo.
Una domenica andammo ad allenare sul campo di cervesina, allora era il campo d'elite dove parecchi professionisti allenavano, c'era Rebaschio agli inizi della sua bella carriera, Fusi gli parlo del mio bracco, fin che mi dissero di sganciarlo, anche Rebaschio entusiasta del suo movimento, mi disse, questo è un cane che deve andare avanti...mi accordai con lui e decisi di lasciaglielo un mese per mettermelo a posto.
Nel frattempo Danilo mi diceva, credici è un grosso cane, ma è un puledro indomabile, passo il mese andai a riprenderlo, l'addestramento non le aveva fatto male, ma trottare senza braga non le entrava nella testa.
Nel mio paese abita Gioria Walter, un allevatore di bracchi di vecchia data, e anche giudice anche se non alleva e non pratica piu, un giorno incontrandolo le raccontai di sirio, lui mi disse anche io ne ho avuto uno cosi, sai come lo risolto?
Mettendole legata al collare una grossa fune lunga una quindicina di metri, man mano che trottava gliene tagliavo un pezzo sin ad arrivare con pochi cm di fune.
Corsi in ferramenta a comperare la fune..hahahh
Be non ci crederete ha funzionato, dopo un mese di fune Sirio si era messo in testa che il trotto era il suo movimento naturale.
In qualche mese riuscii a metterlo a posto sia sulla correttezza al frullo e sul percorso.
Non avevo mai partecipato a prove importanti, vengo a sapere che a Bagnatica in prov di Bergamo fanno una classica a quaglie, lo iscrivo.
Allora avevo una volvo famigliare, il sabato mattina giorno della gara io e un mio amico partenza per Bagnatica, non nascondo che l'emozione era forte, arrivato sul campo di gara, iniziarono nella mia testa tutte le vergogne di questo mondo, nel parcheggio furgoni di noti professionisti, un folto publico che attorniava tutti i famosi, mi ricordo c'era Puttini Bottani Tognolo e altri bracchisti, iniziarono i turni giudicava Colombo Monfroni, io ero il 12 turno, una mattina afosa, molti sfrulli ma nessuno a punto.
Arrivo il mio momento, non vi dico il miscuglio di emozione vergogna ecc ecc, in coppia con il grande Puttini, misi subito le mani avanti dicendo a Puttini, mi scusi se faccio qualche errore sia per me che per il mio cane è la prima prova che facciamo, mi guardo con uno sguardo che sembrava voler dire, cazz proprio a me è toccato questo? hahah...
Sganciammo, sirio si mise subito al trotto serrato come solo lui sapeva fare, naso che sembrava toccare il celo, mi passo davanti e ando verso destra, a un centinaio di metri, inizia a filare qualche metro e bum, cade in ferma, io alla velocità di mennea in pochi secondi arrivai sul cane, il cuore batteva a mille, guardo davanti non vedo nulla, penso cazz non ha mai fermato in bianco, proprio oggi lo fa...lo faccio guidare e con una gioia immensa vedo a qualche metro la quaglia che cerca di nascondersi, il cane è in ferma, non so cosa fare, guardo il giudice e con gesti da bambino le indico che la quaglia è li, lui con un sorriso mi dice, cosa aspetta a farla volare?
Parte sparo e lui sempre li fermo, lego, nulla in quel momento mi avrebbe dato piu soddisfazione, ritorno verso il giudice, e con sguardo di un gallo guardo Puttini come dirle, hai visto il mio cane?hahahahahaha
Finisce il turno, tutto bene, sia Puttini che Monfroni, mi avvicinano e mi chiedono dove lo tenevo nascosto un bracco cosi......
C'è l'ultimo turno, fin ora sono l'unico in classifica, corre Bottani con la grande dora, uno le fa il compagno di coppia perchè essendo l'ultimo turno non c'erano altri cani iscritti, Dora parte con un ottimo movimento dopo alcuni lascie cade in ferma, io mi vedo il mio primo passare davanti, però dentro di me dico, va bene anche il secondo...hahaha
Bottani è sul cane piccola guidata parte la quaglia, cosa incredibile, mai successa, dora parte ad inseguirla....
Il pubblico fa una ola tremenda come dire peccato....anche io faccio finta di dispiacermi ma dentro di me la felicità era assoluta...hahhahah
Sirio fa il ecc cac quel giorno....
E da quel giorno inizia la sua carriera nelle prove, con parecchie soddisfazioni da parte mia e molti risultati, ero orgoglioso di quel cane, tre anni consegutivi campione federcaccia regionale e finalista al campionato Italiano a Colacchini.
Credetemi ho avuto offerte di acquisto pazzesche ma sempre rifiutate, la mia mentalità sbagliatissima di allora era quella di farlo riprodurre a carriera finita, aveva quasi 5 anni era nel pieno della sua carriera, un giorno non mangiò lo portai dal mio veterinario, le fece le analisi del sangue, arrivo la brutta notizia, un tumore al pancreas....
Dopo un paio di mesi mi lascio.....
Nonostante gli anni passati e una razza che non pensavo di avere nel cuore, quel piccolo mostriciattolo che da cucciolo nessuno lo voleva, lo porto sempre nel cuore, mi sono passati molti cani nelle mie mani, ma Sirio non lo dimenticherò mai....................
Ciao Sirio, te lo sei meritato, che raccontassi la tua corta vita, che mi ha regalato un sacco di soddisfazioni insegnandomi tanto in cinofilia..
grazie
Umberto |