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LE PROVE IN MONTAGNA

Ultimo Aggiornamento: 25/04/2010 21:06
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Città: BORGOMANERO
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15/04/2010 09:01

Quali caratteristiche deve avere un cane che corre le prove in montagna, il movimento in montagna non è evidente come in pianura, l'andatura e le aperture sono sempre quelle che siamo abituati a vedere nelle prove in piano?
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15/04/2010 09:17

Ne ho parlato proprio ieri con l' amico Cuccarolo , volevo parteciparvi ad una prova che si terra' Sabato e Domenica prossimi nelle montagne bresciane ...
E' neccessario che il cane in prova abbia una cerca molto autonoma , ma egualmente collegata , esperienza di come affrontare i terreni , salite , discese , zono rocciose e sul come sapersi dosare le forze , generalmente , vuoi per il particolare modo di galoppare in montagna , o per le costruzioni morfologiche un po' grezze e da fondisti , non si vedono movimenti particolarmente eleganti di solito , una eccezione tra tutte , da quel che ho sentito , Ralf della Geminiola .
Particolare di rilievo , per me , tutta la batteria segue a PIEDI i turni finche' non tocca al proprio cane , camminando per ore e ore , ora in salita ed ora in discesa .
Ho rinunciato ..... Faro' qualche Attitudinale , forse da Massari .....Ahahahahahahahh .

Ciao a tutti da Roberto

l' inglese
[Modificato da l' inglese 15/04/2010 09:19]
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15/04/2010 11:12

Secondo me il cane montanaro va tenuto in considerazione per la caccia e specialmente per la beccaccia perchè di solito la si caccia in montagna in zone molto dure e ci vuole un certo tipo di cane con certe caratteristiche che sono diverse dal cane di pianura. Una cosa che non mi piace invece ci sarebbe di questi cani da cotorne è che hanno un cerca troppo ampia. Comunque mi dispiace che al sud non possiamo gustarci queste prove.
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15/04/2010 13:08

Re:
marbizzu, 15/04/2010 11.12:

Secondo me il cane montanaro va tenuto in considerazione per la caccia e specialmente per la beccaccia perchè di solito la si caccia in montagna in zone molto dure e ci vuole un certo tipo di cane con certe caratteristiche che sono diverse dal cane di pianura. Una cosa che non mi piace invece ci sarebbe di questi cani da cotorne è che hanno un cerca troppo ampia. Comunque mi dispiace che al sud non possiamo gustarci queste prove.




caro marbizzu,coturnice o lo fai trovare il cane o ti tocca trovarti da solo a te la scelta
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Post: 163
Città: CASTELFRANCO VENETO
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15/04/2010 13:12

io tutto sta montagna non riesco a controllare da solo lascio a fare il mio cane
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Post: 46
Sesso: Maschile
15/04/2010 14:29

Nari mi sa che quando il cane è lontano ed è in ferma una corsetta te la devi fare per forza se non vuoi arrivare tardi [SM=g27987]
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Post: 163
Città: CASTELFRANCO VENETO
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15/04/2010 22:00

dipende da cane che possiedi
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Post: 1.442
Città: ARZIGNANO
Età: 58
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16/04/2010 08:46

Un cane dalla cerca piu' ampia ha certamente piu' possibilita' di incontro . Se poi e' un valido fermatore sa' anche attenderti , selvaggina permettendo . In montagna , dove ci sono grandi spazi aperti e non molta densita' di selvaggina e d' obbligo una cerca ampia ed autonoma , ma non indipendente , soprattutto per i Cotorni , poi per i Galli Forcelli e le Beccacce , per via della vegetazione che da rada passa a folta , la cerca dovra' esser un po' piu' vicina al cacciatore .
Anche se con i Beepeer attuali i cani sono individuabili anche a 500 metri di distanza . Ma nelle prove di lavoro e' ammesso solo il Campano , fortunatamente ...

Ciao a tutti da Roberto

l' inglese
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19/04/2010 08:15

Anche nella caccia in montagna esistono gli specialisti,sono soggetti molto particolari,non devono mollare mai,votati al sacrificio,alla fatica,cane e conduttore connubio eccezionale,un giochino non per tutti.
In questa disciplina esistono dei distinguo tra soggetto e soggetto,il grande perniciaio(Cotorne e Bianche)è cane assai particolare,genio e sregolatezza, insomma un pò pazzo...quello da Galli sarà più accorto meticoloso capace di dipanare l'emanazione nel fitto dei rododendri tra i boschi di conifere,trovare il soggetto super per insidiare alla grande tutti gli antagonisti alati della montagna non è semplice,spesso ci si deve accontentare di uno o dell'altro,ma di tanto in tanto nasce il top,beato il fortunato possessore di tale soggetto.Con l'occasione vorrei rinnovare i miei complimenti all'amico Giacomo Giorgi(di Crocedomini),la sua Eva è stata proclamata miglior femmina del Trofeo Saladini Pilastri 2009.
Cordialmente Fabrizio...il Pizzo Lungo.
[Modificato da il Pizzo Lungo 19/04/2010 08:17]
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21/04/2010 18:31

Le prove in montagna dovrebbero evidenziare i migliori soggetti per questa tipologia di caccia che e' senza dubbio la piu' selettiva sia sotto il profilo fisico che sotto il profilo dell'avvicinamento e scovo del selvatico.
A tale scopo e' nato il circuito del trofeo saladini che pero' soprattutto in questi ultimi periodi sta facendo emergere grossi limiti, e di questo se ne sono accorti gia' da parecchio i cacciatori,mentre gli addetti ai lavori hanno dovuto aspettare il coraggio del giudice Coti Zelati per aprire gli occhi.
Dico questo perche' partendo dalle caratteristiche che deve avere il cane da montagna, che ora secondo il mio modesto parere cerchero' di spiegare, si puo'chiaramente capire come il Trofeo strutturato cosi' non permetta di rispecchiare i veri valori, il tutto sempre secondo la mia opinione che non pretendo sia legge, anzi....
Il cane da montagna deve avere varie caratteristiche ma fondamentale non una prima dell'altra ma tutte allo stesso livello e chiaramente piu' ne avra' meglio sara'.
Prima di tutto dovendo svolgere un lavoro in un ambiente duro,sempre in salita,con la neve,il sole,la pioggia il gelo il fisico e' fondamentale,la resistenza idem,ma resistenza con la R maiuscola,deve almeno durare 7 ore di caccia + il tempo per raggiungere le zone di caccia( almeno sempre 1 ora e mezza andata e 1 ora ritorno), mi si riesce a spiegare come un turno da max 20/25 minuti mi dimostri la resistenza?
Allo stesso livello del fisico dev'esserci il cervello, ossia la l'equilibrio che porta il cane a muoversi nell'ambiente montano con attenzione( quanti cani squilibrati sono andati a rotoli in fondo ai valloni) e lo porta a sfidare la selvaggina con l'astuzia e l'intelligenza di una volpe,questo e' il senso del selvatico,la capacita' di capire da una piccola emanazione di ore prima la presenza del selvatico in zona e la capacita' di scovarlo portando il cacciatore nella migliore condizione possibile per sparare.
Mi spiegate dove si vede questa capacita' su nidiate di giovani galli inesperti?Perche' ad esempio il Campionato Europeo setter non lo si corre a meta' Novembre? Li si che si vedrebbero i setter ed i conduttori con le cosiddette contropalle...
Mi viene da ridere quando vedo fuoristrada a 1500/1800 metri pronti a sganciare cani su possibili nidiate di gallo a 100 m dalle macchine, queste sarebbero le prove su selvaggina di montagna?
Dopo la sortita del giudice Coti Zelati tutti a stracciarsi le vesti( i conduttori) , dicendo che comunque i setter del Saladini vanno a caccia e quindi vengono testati li dai loro padroni, si ma dico io vorrei vedere questi padroni a caccia e spiegargli cos'e' la caccia di montagna e quindi anche il cane da montagna prima di affermare che loro essendo cacciatori ne sanno piu' del giudice che se non sbaglio condusse un prlurivincitore del trofeo anni e anni addietro.
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21/04/2010 18:41

Concludendo vorrei affermare come il setter da montagna debba cercare di coniugare fisicita',resistenza,intelligenza e naso tutte assieme,cosa molto difficile perche' e' facile imbattersi in cani che a pernici bianche sono dei maghi che hanno aperture da 500 metri ma che a galli ne buttiano con la loro foga uno a destra e uno a sinistra.
Pochi sono i grandi capaci di coniugare la sagacia nel perseguire il selvatico con l'ardore e la forza che gli fa travalicare morene e pietraie spaziando all'orizzonte ma dobbiamo ricercare quelli e non accontentarci.
Per vincere non mi basta l'Ecc devono avere il CACIT ma il CACIT in montagna non lo puoi assegnare in 20 minuti ti ci vuole molto molto di piu' e quindi bisognerebbe ristrutturare tali prove per permettere una migliore valutazione in tal senso,cosa d'altronde gia' proposta dalla Svizzera con il Dott.Pedrazzetti, uno che di caccia e cani ne capisce, e difatti al Svizzera ha creato il Trofeo delle Alpi, sciolto dal circuito del saladini, dove mi sembra ci siano solo bresciani e bergamaschi e qualche torinese,quindi cerchiamo d'aprire un po' gli orizzonti soprattutto gli orizzonti del setter...
Cordiali saluti
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Città: PALLANZENO
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21/04/2010 18:43

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21/04/2010 18:49

Non ho mai cacciato in montagna e solo l' idea di scavalcare un' esile collina mi inquieta ... Dunque poco avrei da dire a riguardo ...
So' che Coti Zelati , in piu' giovane eta' , si aggiudico non uno , ma ben due Trofei Saladini . Una sua parola sarebbe oltre che molto gradita , anche di vero insegnamento per chi volesse intraprendere tali carriere agonistiche ai propri cani .
In preda a grave astinenza da Prova cinofila di lavoro avevo valutato la possibilita' di partecipare con Azor ad una su' Selvaggina di Montagna che si teneva qualche giorno fa' nella ValCamonica . quando ho saputo che bisognava seguire a piedi col cane a guinzaglio per tutta prova la batteria sino a che non toccava il turno al proprio cane , non ho avuto esitazioni e son andato ad una Attitudinale su' Quaglie ... Ahahahahahh

ciao a tutti da Roberto

l' inglese

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Post: 46
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21/04/2010 21:27

Ciao canalestefano bene la critica sulla prova da montagna ma non hai specificato in cosa dovrebbe cambiare la prova visto che fare una prova di 8 ore su un solo cane sarebbe una cosa difficile da realizzare.
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Post: 8
Città: PALLANZENO
Età: 49
Sesso: Maschile
22/04/2010 12:44

Giusta osservazione.
Io proporrei, prima di tutto prove ove tra la zona di sgancio e il parcheggio automezzi minimo 30 minuti a piedi,perche' mi sembra ridicolo inseguire i galli giungendo con il fuoristrada all'alpeggio.
Secondo, turno di prova da 1 ora.
Terzo eliminazione del fermo al frullo che penalizza troppo i cani cacciatori a favore di cani magari con poco ardore ma corretti.
Quarto esclusione dalla prova successiva del Trofeo per i cane che sfrulla,in quanto in non accetto il cane che sfrulla, e' indicativo o di poco naso o di poca testa, cioe' eccessiva foga, quindi da eliminare per la riproduzione vista in un'ottica d'eccellenza.
Quinto fissare limiti di taglia al di sotto dei quali il setter non e' setter, ossia maschi inferiori ai 56 cm al garrese non possono partecipare e femmine inferiori ai 54 cm idem.
Sesto permettere a cani non di considerare solo i migliori 4 risultati,ma bensi' per aumentare la selezione permettere di partecipare solamente alla meta' delle prove, cosicche' s'avrebbero meno cani per ogni prova e quindi possibilita' di turni piu' lunghi e minori possibilita' d'errore in quanto se un cane mi fa 4 Ecc. ma partecipa a 12 prove non penso valga come quello che mi fa 2 Ecc ma partecipa a 3 prove.
E se nella prova cui partecipa il cane sfrulla, la prova successiva cui non potra' partecipare sara' considerata tra quelle per raggiungere il numero del 50% delle prove.
Bisogna ,per selezionare verso l'alto, mai giustificare gli errori dei cani, e' come con i figli se li si giustifica e' l'inizio della fine perche' gli s'insegnera' a ricercare alibi ma la vita non ti da questa possibilita', quindi mai gistificare un trascuro,uno sfrullo perche' altrimenti si selezionera' solo verso il basso e mai verso l'alto.
Cordiali saluti
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Post: 1.150
Città: BORGOMANERO
Età: 61
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22/04/2010 22:33

Ciao carissimo Stefano, vedo con immenso piacere che hai scritto sicuramente delle verità, so che sei un ottimo cacciatore e sopratutto esperto nella caccia in montagna.
Hai tutte le ragioni nel dire che i cani per la vera caccia cacciata devono resistere ad intemperie e sopratutto a sforzi fisici non indifferenti, è anche vero che le prove cinofile servono ad evidenziare le caratteristiche di razza di ogni singolo soggetto, il cane nel turno della prova deve esprimersi al massimo sia nello stile e nel movimento richiesto dalla razza stessa, è l'atleta professionista della disciplina per cui sta partecipando, lo stesso è per le prove in pianura come per le prove in montagna, le prove servono ad evidenziare stalloni o fattrici.
Ora molti mi salteranno addosso, io sono uno di quelli che dice convinto che la caccia e le prove sono due cose differenti, a caccia l'obbiettivo principale è la parola stessa che lo dice ovvero è quello di abbattere il selvatico che si presenta davanti a noi, ragazzi possiamo raccontarci che spariamo solo dopo una bella azione del nostro ausiliare, che se non vediamo fermare il nostro cane non spariamo al selvatico ecc ecc, ma la realtà non è questa la verità per la maggior parte di noi quando è a caccia dopo ore di cammino e magari dopo giorni che non vede una piuma volare quando sente il frullo di un selvatico non pensa, non sparo perchè ha fermato male il mio cane o perchè la sfrullato ecc ecc, queste cose le si puo fare in riserva ma in terreno libero è difficile (siamo sinceri siamo tutti cacciatori), in prova al primo errore sei fuori.
Ragazzi parliamoci chiaro, quando cerchiamo di accoppiare una nostra femmina la maggior parte delle volte cerchiamo il cane affermato nelle prove, sicuramente ci sono soggetti validissimi in mano a cacciatori che potrebbero essere ottimi riproduttori, ma il mezzo per far vedere le doti di un cane e farlo conoscere sono le prove, qualunque esse siano in montagna o in pianura.
Questa è una mia idea personale..non pansate che lo scritto perchè sono solo cinofilo...io sono nato come cacciatore, e sono certo che sia più difficile avere un vero fenomeno a caccia (fenomeno come lo intendo io) che nelle prove.
Umberto
[Modificato da setterman 22/04/2010 22:36]
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Post: 282
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Età: 63
Sesso: Maschile
23/04/2010 07:49

Re:
setterman, 22/04/2010 22.33:

Ciao carissimo Stefano, vedo con immenso piacere che hai scritto sicuramente delle verità, so che sei un ottimo cacciatore e sopratutto esperto nella caccia in montagna.
Hai tutte le ragioni nel dire che i cani per la vera caccia cacciata devono resistere ad intemperie e sopratutto a sforzi fisici non indifferenti, è anche vero che le prove cinofile servono ad evidenziare le caratteristiche di razza di ogni singolo soggetto, il cane nel turno della prova deve esprimersi al massimo sia nello stile e nel movimento richiesto dalla razza stessa, è l'atleta professionista della disciplina per cui sta partecipando, lo stesso è per le prove in pianura come per le prove in montagna, le prove servono ad evidenziare stalloni o fattrici.
Ora molti mi salteranno addosso, io sono uno di quelli che dice convinto che la caccia e le prove sono due cose differenti, a caccia l'obbiettivo principale è la parola stessa che lo dice ovvero è quello di abbattere il selvatico che si presenta davanti a noi, ragazzi possiamo raccontarci che spariamo solo dopo una bella azione del nostro ausiliare, che se non vediamo fermare il nostro cane non spariamo al selvatico ecc ecc, ma la realtà non è questa la verità per la maggior parte di noi quando è a caccia dopo ore di cammino e magari dopo giorni che non vede una piuma volare quando sente il frullo di un selvatico non pensa, non sparo perchè ha fermato male il mio cane o perchè la sfrullato ecc ecc, queste cose le si puo fare in riserva ma in terreno libero è difficile (siamo sinceri siamo tutti cacciatori), in prova al primo errore sei fuori.
Ragazzi parliamoci chiaro, quando cerchiamo di accoppiare una nostra femmina la maggior parte delle volte cerchiamo il cane affermato nelle prove, sicuramente ci sono soggetti validissimi in mano a cacciatori che potrebbero essere ottimi riproduttori, ma il mezzo per far vedere le doti di un cane e farlo conoscere sono le prove, qualunque esse siano in montagna o in pianura.
Questa è una mia idea personale..non pansate che lo scritto perchè sono solo cinofilo...io sono nato come cacciatore, e sono certo che sia più difficile avere un vero fenomeno a caccia (fenomeno come lo intendo io) che nelle prove.
Umberto



Caro Umberto,premesso che intendo porgerti i miei saluti dopo un mio personale silenzio diciamo...."sabatico"....comunque tornando alla discussione,condivido in parte il tuo scritto,poichè faccio parte di quella minuta schiera di cinofili che tira il "grilletto" solo a cose ben fatte....perchè prima di tutto viene il lavoro del cane,poi il fagottello di 300gr.,forse una ventina di anni fà la pensavo come te,ma oggi caccio solo ed esclusivamente per il cane e non per il carniere,questo bada bene non confonderlo con mollezza, perchè faccio sempre parte di quelli, come oggi si usa dire, "cattivi"...ma è semplicemente cambiato il fine,ad oggi se non vedo un lavoro come Dio comanda su una Becca o Coturna o Rinoceronte che sia,mi inc...zo e non poco,mio padre mi rimproverava sempre di essere troppo esigente con i miei soggetti,ma il mio credo è cacciare per la qualità sulla quantità e non per la quantità fine a se stessa.Per allevare il discorso è un pò più complicato,sono convinto che qualche soggetto di qualità sia in mano a qualche fortunato cacciatore,ma quanti lo sono realmente da rischiare di metterli in riproduzione con una tua linea di sangue con caratteri ben fissati???? personalmente se arrivo a dover rinsanguare,preferisco attingere, dopo attento studio genetico,a soggetti che frequentano con successo le prove.
Cordialmente Fabrizio..il Pizzo Lungo. [SM=g27988]
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Post: 1.150
Città: BORGOMANERO
Età: 61
Sesso: Maschile
23/04/2010 08:18

Caro Fabrizio, ricambio con piacere i saluti e sono contento che tu sei di nuovo presente con noi in questo piccolo forum...
Un abbraccio Umberto
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Post: 8
Città: PALLANZENO
Età: 49
Sesso: Maschile
23/04/2010 12:48

Umberto concordo in pieno con quello che hai detto.
E'molto piu' difficile avere un gran cane cacciatore che un gran cane da prove, infatti , soprattutto oggigiorno per prova s'intende un mero esercizio ripetitivo che porta poi il cane a scontrarsi con il selvatico,mentre a caccia il selvatico devi scovarlo ed e ben diverso.
Non per essere estremista ma se in Serbia vado su quelle immense distese piene zeppe di starne senza cane, faccio io i lacets camminando vogliamo vedere quante starne alzo?Una marea,quindi in queste condizioni il cane dev'essere esclusivamente geometrico nei lacets,dotato di buon naso e il gioco di reperimento del selvatico e' fatto, a quel punto per stabilire una classifica entrano in gioco movimento,presa di punto,stile che sicuramente fanno la differenza,ma queste cose a caccia non fanno la differenza, la differenza la fa la forza del cane,la sua intelligenza che gli fa rompere i lacets quando capisce dove puo' essere il selvatico,tutte caratteristiche che non si possono insegnare con il mero e continuo metodo del dresseur.
Vedo a volte scene di gente che fa scendere i cani gli fa fare 15/20 minuti e poi sul furgone e mi viene da ridere a pensare ai miei cani che sgancio e lascio liberi,che non sanno quasi cos'e' il canile perche' sono sempre liberi in giardino,dormono sulle poltrone( usate chiaramente),vengono in salotto con me,stanno sotto il tavolo mentre mangiamo,ora sono 3 presto saranno 5,quando li guardo non devo mai alzare la voce perche' basta un segnale e sanno cosa debbono fare e come si devono comportare e mi rattristo a pensare invece a quei poveri setter chiusi su furgoni invivibili,soggetti a collari elettrici per obbligarli a fare cose non nel loro DNA e so che quella strada portera' ad un 'altro setter, ma io so che difendero' sempre il mio setter,il setter che mio padre mi ha insegnato ad amare ed a rispettare,il setter che dev'essere trattato come un figlio.
Resta nelle mia mente una foto di Ridella seduto su un prato con 4 setter in braccio,quelli sono i miei setter,per fortuna esistono ancora.
Saluti Umberto e son contento di sentire un cinofilo, ex-dresseur che finalmente parla da cacciatore,d'altronde sono sicuro che e' nato prima il cacciatore poi e' giustamente venuto il cinofilo,ma ragazzi se smette di bruciare il sacro fuoco di Diana e' finita,soprattutto per il setter.
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Post: 1.150
Città: BORGOMANERO
Età: 61
Sesso: Maschile
25/04/2010 09:53

Avevo già aperto un altra discussione in un altro trend, secondo voi allora esiste lo specialista?
Molti sostengono che un ottimo cane che ha cacciato solo in pianura portato in montagna sarà un ottimo cane anche li, o viceversa, io sono invece convinto che non è proprio cosi, lo specialista è come la perla rara....voi cosa ne dite?
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