Don Rino Dossena chi era costui ...

In un pregiato forum che seguo come lettore , in cui scrivo solo privatamente , ho visto menzionare questo grande cinofilo del passato .
Veniva chiesto quale fosse il nome del suo affisso . Eccovi la risposta da me data in forma privata a quell' utente , perdonamtemi per le mie poche righe rapportate alla persona in questione , sono state scritte di getto in base alla mia memoria .
A proposito se qualcuno avesse da aggiungere altre notizie , sono sicuro che sarebbero molto gradite .

Il grande Pointerman Don Rino Dossena era titolare dell' affisso " Serenensis " mi e' stato narrato di lui che sapeva a mente disegnare lo spettacolo di Pointer femmina , di cui ora mi sfugge il nome , vista imbalsamata nel museo di Londra , che tanto lo aveva colpito ...
Escusivamente cacciatore , col cane da ferma di Beccaccini , a volte di Anatre alla posta , col " vizio " dei Segugi , credo del fratello , su' Lepre ...
Non credo che abbia fatto molte cucciolate ... riceveva spesso in dono dei cuccioli dall' amico Francesco Ravetta , Clastidium , e anche da Franco Grassi mi risulta ne avesse avuti ...
Vero luminare in fatto di Pointers non volle e ne' ebbe mai incarichi autorevoli nel Pointer Club , risulta invece tra i personaggi illustri del Club del Beccaccino .
Fu' tra i primi ad essere in antitesi con le linee di sangue
" Gubertiane " dei " Del Vento " , anche perche' le prestazioni esagerate di quei Pointers di Campiano difficilmente riuscivano a vincere quei diffidenti scolopacidi . E per lui , convinto Beccaccinista , di fronte alla sconfitta col Re dell' aquitrino , mai mediava scuse .
Tra gli appassionati Pointermans , anche in quelli che come me non hanno avuto il piacerer di conoscerlo dal vivo , vive indelebile il suo ricordo .
Purtroppo oggi la mancanza di tali " Personaggi " ancor piu' si sente ...

Ciao da Roberto

l' inglese

Don Rino Dossena lo conobbi in occasione della prima rassegna femmine della Tollara, me lo presentò Mario Biagioni con il quale spesso si confrontava sulla morfologia e sulle origini del pointer. Spiccava per la sua grande cultura (non solo cinovenatoria) educazione e modestia. Già allora si era manifestata la malattia che dopo alcuni anni di sofferenza lo portò alla morte. Non ebbi altre occasioni di incontrarlo, anche perchè si teneva ai margini della cinofilia ufficiale e sì che avrebbe potuto dare lezioni a molti spocchiosi.
Se vuoi conoscerlo meglio nell'Annuario 1997 del Club c'è un articolo in cui si racconta e dichiara il suo amore per il pointer.
In quel numero trovi anche un mio intervento su caccia e prove.
Ciao.
Bernardo

Il mio accesso in cinofilia non e' cosi' datato dall' aver tutti gli annuari del sommo club che vorrei . Provero' a cercare tra quelli in mio possesso se lo trovo , oppure bussero' alla porta di qualche amico dalla biblioteca piu' completa della mia .

Grazie della tua testimonianza

Giulio Colombo lo volle vicino quando si avvicino' il momento della sua dipartita , di Don Rino era convinto estimatore .

Mi collego alla sfavillante eleganza di questi due illustri personaggi , che , ancora adesso dopo svariati lustri vengono presi ad esempio e ricordati con veneranda ammirazione e ad alcuni fatti puerili avvenuti dietro alle quinte del Gran Palcoscenico della Cinofilia , alcuni anche di recentissima data , che a voi vari amici voglio risparmiare .
Tristi fatti che aumentano in modo esponenziale la mancanza di certi geniluomini Cinofili , ma ancor prima vero Signori .

Speriamo che certe forme di arrivismo e di poco sportivo protagonismo tornino ad essere a livelli sopportabili ......
E che , oltre alla preparazione tecnica e , magari anche venatica e a come uno riesce a recitare la Divina Commedia a memoria , si guardi anche alla Generosita' ed al senso di Bonarieta' di una persona , virtu' che a mio modesto avviso ora sono come le Starne in Italia , RARE !

Ciao a tutti da Roberto

l' inglese

Caro Roberto, questo racconto che ho trovato nulla aggiunge alla notorietà di Don Rino, ma visto che io ho avuto la fortuna di vedere dal vivo questo bellissimo quadro, mi sembrava giusto postare il racconto delle sue origini e se riesco pure una foto del quadro non bellissima per la verità ma per colpa del fotografo non certo dell'autore.
L’attività venatoria,volge al termine però la passione di incontrare selvatici di stagione, arde nei cuori di tutti i seguaci di Diana. La nostra associazione campana,anche quest’anno,ha organizzato una battuta di caccia in Lombardia presso una azienda agricola venatoria; Fagiani e Starne.
Qui incontriamo la generazione di cacciatori i quali felici del nostro arrivo,rincorrono le nostre vetture e salutano i vecchi amici di . Seduti intorno al vecchio tavolo di caccia
Dimora passata di grossi arricchito da ottima cucina locale,stuzzica l’appetito dei nuovi arrivi.
Seduti davanti all’immancabile Fiasco di vino locale tipico della zona;inizia lo scambio di racconti inediti,seguiti da consigli e presentazioni. Seduto di fianco ad un anziano seguace di Diana: mi racconta la storia di una Madonna;conosciuta come la:Madonna del Beccaccino. Stupito cominciai a far domande,seguite da precise risposte.
Successivamente mi invita a visitare la Lomellina; una piccola provincia Lombarda. Incuriosito afferrai al volo l’invito. Il giorno dopo giungo in zona e stupito dinanzi a me la Chiesetta con all’interno la Navata che ospita la magnifica Tela.
Interrogo la mia passione e cultura personale,cercando risposte difficili da saziare. Esposta nella Chiesetta della Madonna Assunta in Mezzana Bigli,di Casoni Borroni,piccolo centro rurale Lombardo, qui è Venerata la Madonna del Beccaccino.
Una Tela di pregio,ampie dimensioni opera del famoso artista Annibale Ceruti. Nel quadro appare il Bambino Gesù che osserva gioiosamente un Beccaccino che tiene nella mano destra;ai lati sono raffigurati uno Spinone e un Bracco;ai piedi una cesta con cuccioli di Setter, Pointer e Bracchi; a sinistra un Fagiano e una Lepre;a destra una Pernice e una Beccaccia; in un piccolo quadrato c’è l’augurio ai cacciatori e la firma dell’insigne pittore.
Pensate la piccola Chiesetta fu costruita verso la fine del dai nobili Strada; latifondisti di una zona ricca di marcite che allora dominavano il paesaggio di culture di riso; tra le acque del fiume:Agogna,il quale in pochi metri finisce nel Po. Appassionato leggo attentamente la sua storia che oggi voglio raccontare per tutti coloro me incluso prima d’ora non conoscevano l’esistenza della magnifica Opera d’Arte. Giunse a Casei Gerola, in occasione del Giubileo dell’Anno Santo 1950, arrivò in Italia durante un Pellegrinaggio,accompagnata da un giovane Prete Argentino;titolare di una Chiesa ai margini del fiume Paranà, vicino Santa Fè.
Chiamato Don Alonzo Mendoza; fù indirizzato da Roma a Milano,ove qui su ordine del Cardinale Montini perfezionò le tecniche delle Tele,Mosaici e sculture a carattere Religioso. Don Alonzo e Ceruti entrarono da subito in sintonia e decisero di fare un quadro con soggetto Venatorio;in quanto entrambi Cacciatori.
Don Alonzo cacciava:Becchi Piatti e Beccaccini,nella Pampa Argentina:il Ceruti solo Beccaccini in quanto era socio del Club del Re dell’acquitrino. Il Pittore prese tempo un anno per terminare il quadro,alla fine la Tela alta:Tre metri e larga uno e mezzo venne ultimata. Alla fine il pittore seppe per vie diplomatiche che Padre Alonzo Mendoza era stato rapito dai Tupamaros;e di lui non si seppe più nulla. Fu invitato dal Ceruti per visionare la Tela;appena la vide decise di acquistarla per il Club del Beccaccino. La somma pretesa era di parecchi milioni;subito apri una sottoscrizione,sul giornale:
Il Beccaccino Parlante”di cui era il Direttore;la stessa fu accolta con soddisfazione. Raggiunta la somma di due Milioni”
E mezzo,nonostante la richiesta fosse superiore,si recò dal Pittore e l’affare fu concluso. Successivamente bisognava decidere la collocazione del quadro.Il Pensiero andò nella zona di caccia al Re dell’acquitrino nel centro della Padania. Qui nella zona Casei Gerola Don Rino Dossena,promosse l’omonimo Club; quale scrittore di caccia,cinofilo e allevatore di Pointer. Nella giornata del beccaccino,svolta nel parco di Monza patrocinata dal presidente Remo Buozzi, la Tela fu Benedetta all’aperto,e successivamente affidata a Don Rino Dossena affinché fosse esposta nella sua Chiesetta in Lomellina.
Attualmente la Tela si trova nella splendida Navata della Chiesa dell’Assunta,e da all’ora fu meta non solo dei cacciatori,ma anche del popolo rurale della bassa Padania.
Spero di aver attirato le attenzioni degli amici cacciatori,sottolineando l’invito a visitare la mitiga Chiesetta dell’Assunta in Lomellina, ricca di profonde emozioni Venatorie arricchite dal piacere di assistere al magnifico “Sodalizio”che raccoglie ogni anno,appassionati della Cinofilia, specializzati nella caccia al “Principe”delle terre bagnate.

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Graeme Sims

ma era un prete o don di....
me ricordo su un diana caccia un prete accanito per la caccia alla lepre un'articolo che lessi in quella rivista.
saluti
alfio68

Sacerdote con la tonaca spesso inzaccherata del fango delle marcite.
Bernardo

La femmina pointer era Seabreeze fattrice dell'allevamento di Arkwright. Dopo la morte fu imbalsamata ed è tuttora conservata nel Museo di storia naturale di Tring, un sobborgo di Londra. Sarà l'effetto delle foto, sarà a causa del lavoro dell'imbalsamatore, ma a me non sembra un granché. Di bei modelli di pointer se ne vedono, per fortuna, oggi parecchi anche in Italia. In fondo gli inglesi hanno avuto Arkwright e, a quanto sembra, non gli hanno dato molto retta, noi invece, il Solaro ce lo teniamo ben stretto.
Bernardo

Si , e' lei . In qualche mio libro sul Pointer l' ho vista in foto , ma anche a me non era parsa sta meraviglia . Raccontai della mia delusione ad un amico cinofilo palesamente squilibrato , squilibrio che nel tempo mi contagio' ahahahahahah e lui mi rispose che si doveva guardare alle perfette proporzioni , che non a chissa' quale " Coup de theatre " , che , abbagliandomi , magari nasconde qualche piccolo neo .
Di certo i quarti di secolo passati avranno lasciato il loro segno .
A me appariva anche un po' lunga ......
Ma con lui tacetti di questa mia sensazione , poi , a me , il Pointer DEVE abbagliare ...

Roberto

l' inglese