IL CANE DA MONTAGNA

Prima di parlare della razza ideale per la caccia in montagna, vorrei soffermarmi a descrivere le qualità che un cane deve avere per il suo utilizzo specialistico in montagna.
Per questra caccia, il soggetto dovrebbe avere, oltre alle capacità olfattive e alla cerca, equilibrio e ferma solida in quanto il selvatico è difficile da trovare e, quando il cano lo trova, deve dare tempo al cacciatore di raggiungerlo. Il cosenso è fondamentale in quanto non eseguendolo un nostro ausiliare potrebbe buttare ore e ore di lavoro alla ricerca del selvatico. Oltre a ciò il cane dovrà avere una discreta resistenza in quanto in montagna, almeno da parte mia, si caccia dall'alba fino al tramonto e il terreno non è quasi mai comodo.
Le razze inglesi, a mio avviso, sono le migliori per cacciare la tipica alpina in alta montagna.
Queste sono solo alcune mie riflessioni

siccome l'altra volta non sono riuscito a inserire le foto cerco di riprovare

Caro Ludo,
queste non sono solo tue riflessioni, ma con queste foto dovremmo riflettere un pò tutti.
Non solo gli uomini, ma anche i cani che cacciano in questi luoghi in foto devono avere dei "C......." quadrati come può essere la cornice di un dipinto, e "i cuscinetti" duri come il cemento armato con calcestruzzo per fare ore di caccia.
Io che sono nato "sotto i cavoli" di terreni pianeggianti del "Tavoliere", più di un quarto d'ora non riuscirei a farlo e i miei cani..... si rivolgerebbero "al sindacato" ed ai giudici del lavoro per il risarcimento dei danni!!!!!!
Ludooooooo........ non accetto nessun tuo invitooooooooooo.... nemmeno se mi paghi........!!!!!!!!
Un amichevole abbraccio.
AngeloDMA

Ciao Ludo, che posti!! io come Angelo ho rinunciato almeno da vent'anni,quando per trovare una nostra coturnice camminai dalle 5 di mattina alle 10 di sera e senza riuscirci, fu allora che giurai di non fare mai più quella caccia.Complimenti !!!!!
Sicuramente inglesi (Setter per il freddo,) però vorrei scriverti qualcosa. Sai alla ricerca di uno Stallone per le mie femmine e vedendo quelli da montagna, non avendo molta fiducia ai campioni di pianura, avevo fatto un pensierino di andare a coprire con un campione di quella specialità.Però anche stimolato da un amico conoscitore delle vostre montagne deviai dalla mia idea; infatti a parte il fondo che sicuramente è grande in quella selezione sai quanto è molto più difficile trovare una misera quaglietta di pianura in mezzo a scarichi di macchine,antigrittogamici, nylon di serre e concimi stallatici invece che un grosso forcello nella purezza di un'aria di montagna? Rifletti Ludo, rifletti.
Ciao a presto Guglielmo.

Bellissimi i posti,sicuramente oltre al fisico del cane per affrontare quelle montagne ci vuole anche il cacciatore fisicato....
La riflessione di Guamast è giusta per quanto riguarda le emanazioni che un terreno in pianura può dare,però non dimentichiamoci che come ci vuole lo specialista per la caccia a fagiani a quaglie beccaccia ecc ecc anche in montagna emerge lo specialista.
Conosco Ludo da un pò di tempo e so quanti cani ha provato a portare con se in montagna,i risultati non sono stati ottimi, la maggior parte di cani se trova il selvatico sul suo percorso lo ferma, lo specialista sa dove andare a trovare il gallo o le pernici bianche....lo specialista è quel cane che magari sembra hai nostri occhi che sta andando fuori mano, ma invece lui va la perchè può esserci il selvatico....

La caccia in montagna non è così semplice come credi....è vero non ci saranno tutti quegli odori che possono deviare il cane, però non sempre un forcello è così di facile reperimento....tante volte non lo si incontra, altre perte quando il cane è ancora a 200m (e noi a molti di più) e se non si ha un cane che conosce almeno un poi comportamenti di questo splendido selvatico non si pensi di tirargli addosso un po di piombo...quindi anche se è un animale decisamente più grosso di una quaglia non lasciatevi ingannare....


saluti

come non concordare con Ludo, aggiungendo che deve avere Moltissima resitenza e continuità, un carattere forte che non si scoraggi se dopo ore di immane fatica non ha fatto incontri ed un'ultima dote deve avere una grande agilità, che gli permetta nelle pietraie di cacciare laddove altri sono occupati solo a non cadere.
Per le alpi il RE è il setter inglese che possiede tutte le qualità citate da Ludo e da me in misura estrema, ottimo anche il pointer, con qualche limite nella mancanza di pelo fra i polpastrelli che lo porta a spellarsi piu' spesso specie quando si caccia fra rocce e ghiaccio, ma ho visto eccellenti Kurzhaar e Bretons, in questa caccia gli italiani sono handicappati dall'eccessiva massa , e contro la fisica non c'é fisicità che tenga

il problema dei polpastrelli l'ho notato anche in diversi setter e ho visto che quelli che si spelavano più facilmente li avevano di colore chiaro (tendente al rosa) mentre gli altri, con i palmi dei piedi scuri (diciamo neri) erano meno predisposti....non so se c'entra qualcosa il colore ma vedo che quando qualcuno delle mie parti sceglie il cucciolo cerca sempre di prenderlo con i polpastrelli scuri appunto perchè dicono siano più resistenti...
voi cosa ne pensate?

saluti

E' così...perchè il "colore" è come se creasse una patina protettiva...
Vi possono però anche essere soggetti che iniziati alla caccia di montagna (cotorne e beccacce), poi messi in Prova su Starne....riescono ad adattarsi in entrambe le tipologie egregiamente...
Io ne conosco vagamente almeno uno e le sue figlie...

Ciao a Tutti!

Cris

io francamente non ho mai notato in 25 anni di setter, una differenza basata sul colore dei polpastrelli. Ho notato che i cani vanno abituati ad un certo terreno, quello che taglia, rocce e ghiaccio e ad alcuni soggetti particolarmente delicati, ad inizio stagione ho messo le scarpette che facevo io stesso con pelle morbida.
Naturalemnte molto dipende dal terreno, laddove si caccia fra nevi e rocce, il richio di spelature e doloroi tagli è molto piu' elevato
che non cacciando fra i rododendri ed i pascoli.
E' una mia personale opinione, che i soggetti piu' provvisti di pelo interdigitale siano quelli che hanno meno problemi e questo indipendentemente dal colore dei polpastrelli.

qui dalle mie parti sono tutti concordi nel dire che i cani che hanno i palmi chiari sono più delicati degli altri...posso fare un esempio su due dei miei cani...tutti e due di 5 anni, fratelli, abituatia cacciare esclusivamente in montagna da quando hanno 4 mesi...l'unica differenza è data dai palmi uno li ha chiari e uno li ha scuri...quello che li ha chiari tutte le volte che ci cacciamo o alleniamo sanguina mentre l'altro neanche se ne accorge...quindi mi sembra che un fondo di verità ci sia...

saluti

Ludo, tu che sei uno specialista di queso tipo di caccia, secondo te un cane bravo a forcelli è bravo nello stesso modo a bianche o cotorne, o anche li c'è lo specialista ovvero il cane che è più predisposto a cacciare forcelli, oppure è più bravo su altri selvatici alpini?

per mia esperienza posso dire che anche in questo tipo di caccia c'è lo specialista...ho un altro esempio pratico...mio zio ha un setter di 5 anni che quando caccia forcelli è un fenomeno mentre per le cotorne vale pochino e per le bianche così così....la mia pointer invece è più portata per le coturnici....certo è che se sulla strada incontrano un gallo per la mia o una coturnice per il setter di mio zio fermano...
avrei anche alcuni episodi per spiegare meglio e in forma un po più pratica questa cosa...


saluti